Come aggiustare uno smartphone caduto in acqua

A volte può capitare, in un momento di distrazione, che il vostro smartphone scivoli nel WC, in un lavandino pieno d'acqua o in piscina. Meglio non farsi prendere dal panico e affrettarsi a salvare il dispositivo. Ecco cosa bisogna sapere quando i nostri dispositivi cadono in acqua: dopo aver recuperato il vostro telefono bagnato, controllate se è acceso. Se sì, spegnetelo. Non premete alcun tasto e non accendete il dispositivo. Meglio muoverlo il meno possibile, evitando di scuoterlo.

Basta mettere il telefono in posizione verticale rimuovendo sia la cover di protezione che la microSD e le SIM card. Dopodichè, aprite la scocca posteriore e rimuovete la batteria; con un panno tamponate le parti interessate senza spargere acqua in altri punti del telefono. Infine, riponete il dispositivo umido in un sacchetto con zip pieno di riso, utile ad assorbire i liquidi. Ancora meglio se usate un apposito sacchetto deumidificante, reperibile nei negozi di elettronica oppure on-line. Dopo due giorni, controllare se lo smartphone è asciutto, inserite la batteria ed accendetelo, se non si accende, provate a ricaricarlo.

Nel caso in cui anche dopo la ricarica il telefono non dovesse accendersi, lasciatela asciugare per altre 24 ore. Se siete riusciti ad accenderlo, controllate le funzioni del dispositivo e verificate se si presentano delle anomalie; se invece dopo 3 giorni il cellulare non si riavvia in alcun modo, non resta che portarlo in assistenza. Con alcuni dispositivi non avrete bisogno di seguire il procedimento dell'asciugatura grazie alle certificazioni water-proof di cui sono dotati, come il Samsung Galaxy S5 o il Sony Xperia Z3 .Questi possono essere portati fino ad un metro di profondità per ben 30 minuti. Inoltre, anche il Samsung Galaxy S4 Active, Motorola Defy+, Lenovo A660, Samsung Galaxy Xcover 2 e l'HTC Butterfly possono farsi una veloce nuotata in superficie.

Fonte: http://sosassistenza.it/