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Veneto: una nuova “mappa catastale” dei ghiacciai

In cinque anni, dal 2009 al 2014, i ghiacciai delle Dolomiti in Veneto si sono estesi di più di cento ettari.

Il rilievo

A scoprirlo è stata la società Helica di Amaro (in provincia di Udine), grazie a un telerilevamento aereo. Lo studio è stato fatto a settembre 2014 per conto di Arpav, l’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto, insieme al Dipartimento regionale per la sicurezza del territorio e al Centro Valanghe di Arabba (Belluno). La tecnica utilizzata si chiama “Lidar” (Light Detection and Ranging), che sviluppa analisi tridimensionali che servono a determinare i bilanci di massa, le variazioni delle fronti e i cambiamenti nelle aree dei ghiacciai.

La mappa catastale dei ghiacciai

Al momento si conoscono i dati che riguardano l’estensione dei ghiacciai, e non il loro volume. I risultati verranno inseriti nel catasto ghiacciai sovraregionale, creato come integrazione alle attività del progetto “3PClim”, Past, Present and Perspective Climate of Tirol, Sudtirol-Alto Adige and Veneto, che ha come partner nello studio e l’osservazione dei ghiacciai il Centro Valanghe di Arabba. Il manager di Helica, Chrisitian Peloso, si considera soddisfatto dei dati raccolti per Arpav e ritiene che grazie a questi risultati si possa tracciare una sorta di “mappa catastale” dei ghiacciai, oltre che vedere una tendenza di cambiamento nel clima.