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Le aziende del nord est e le opportunità del digitale
Il Nord Est è una delle zone italiane in assoluto più interessanti per quanto riguarda le opportunità di lavoro nel comparto IT e ICT. Stando a recenti statistiche sembra infatti che siano oltre 22mila i profili ricercati dalle aziende locali per il triennio 2018-2020. Tra i profili più ricercati, gli specialistici di Big Data, i professionisti della sicurezza cibernetica, gli sviluppatori, nonché Social Media Manager, esperti di web marketing esperti di posizionamento siti web verona e zone limitrofe.
La richiesta di queste figure professionali è sempre più intensa perché le aziende del Nord Est, in qualunque settore siano essere inserite, hanno ormai compreso che è solo intraprendendo una vera e propria rivoluzione digitale che si ha la possibilità di crescere, svilupparsi, di rispondere alle richieste del mercato in modo preciso e puntuale. Hanno capito insomma che solo mettendo in atto una rivoluzione digitale è possibile sbaragliare la concorrenza e continuare ad essere delle realtà imprenditoriali di grande successo.
Le aziende del Nord Est sono alla ricerca anche di figure professionali che non sono strettamente legate al settore informatico, come le figure legali ad esempio, gli specialisti in risorse umane e gestione del personale, le figure amministrative. Gli annunci per queste figure professionali un tempo erano piuttosto generici, mentre oggi si richiedono delle skills ben precise, che riguardano proprio il digitale. Si tratta di figure professionali che quindi non sono legate in modo diretto al settore informatico, ma che senza competenze in questo settore non possono lavorare nelle aziende del Nord Est, sempre più moderne e al passo con tempo che corrono.
Le aziende del Nord Est sono riuscite a scovare le figure professionali di cui hanno bisogno? Alcune sì, ma purtroppo non tutte. A quanto pare innumerevoli realtà locali stanno riscontrando non poche difficoltà nel reperire gli esperti digitali di cui hanno bisogno. Si parla di un vero e proprio gap tra la domanda e l’offerta: la domanda da parte delle aziende per esperti digitali è insomma molto più elevata rispetto al numero di giovani laureati che hanno le giuste competenze. Pensate che nel 2018 il gap ha assunto un valore pari niente meno che al 58%. Sì tratta di una situazione che deve essere risolta al più presto, di un gap che deve essere colmato.
Colmando questo gap, è possibile raggiungere un duplice obiettivo. Da un lato si offre alle aziende la possibilità di ottenere le figure professionali di cui hanno bisogno per sviluppare la loro attività. Dall’altro lato si offre ai giovani la possibilità di trovare un lavoro che li soddisfi, ben remunerato, in un settore in continua espansione, senza che debbano rivolgere la loro attenzione all’estero. I giovani talenti possono così restare sul territorio italiano, un progetto che ha come fine insomma l’inclusione e che vuole combattere il fenomeno della fuga di cervelli. Un duplice obiettivo capace di portare benefici per tutti e che può rendere ancora più fertile la situazione del Nord Est.
Affinché tutto questo sia possibile è però fondamentale che le imprese accendano un dialogo aperto e fertile con le università e con gli studenti. In questo modo è possibile offrire un quadro della situazione e delle reali esigenze delle aziende di oggi. Devono poi essere attivate delle proposte formative ad hoc, che prevedano il contatto diretto tra gli studenti e le realtà aziendali. Le aziende possono formare e dare informazioni agli studenti e capire sin da questi primi incontri quali potrebbero essere gli studenti più adatti per entrare a far parte del loro team. Gli studenti prenderebbero subito dimestichezza con le aziende locali e con il loro modo di lavorare, così che il passaggio dall’università al mondo del lavoro risulti più semplice, fluido, senza intoppi.